di Umberto Reano. Gran numismatico (donata all'Italia, la sua collezione è esposta al Museo nazionale romano), Vittorio Emanuele III non volle che Mussolini fosse ritratto su monete del Regno. Accettò invece, non si sa se volente o nolente, che i propri coni aprissero ad eventi del regime. A cominciare dai due aurei, nominali rispettivamente da L. 20 e L. l00 chiamati a festeggiare il primo anniversario della Marcia su Roma, all'origine ceduti, tenuto conto del prezzo dell'oro, rispettivamente 8o e 400 lire.
L'incanto Bolaffi (www.astebolaffi.it) del 6/7 e 10 giugno ha in catalogo nove esemplari del 20 lire, proposti tra i 600 e i 1.000 euro; otto, invece, quelli da 100 lire.