LA GASTRONOMIA NEI LIBRI ANTICHI E RARI


In occasione dell’Esposizione Universale che si svolgerà quest’estate a Milano, Bolaffi è lieta di annunciare un’asta di libri antichi e rari dedicata al cibo e alla gastro- nomia in tutte le sue accezioni, con opere selezionate da diverse proprietà private e con stime accattivanti. Il catalogo offrirà una vasta selezione di testi di agricoltura, di botanica e scienze naturali, volumi sui banchetti, sulle buone maniere e sul modo di imbandire le tavole, manuali di allevamento del bestiame e delle api, produzione dell’olio, coltivazione di the e caffè, libri di cucina vegetariana e di enologia, opu- scoli sul mangiar sano e sull’igiene, in sostanza tutto quello che riguarda il tema dell’alimentazione. Sarà un evento eccezionale che delizierà anche i neofiti in que- sto ambito cosi intrigante e affascinante: d’altronde, come diceva george Bernard Shaw, “non c’è amore più sincero di quello per il cibo”! 
Una delle opere di maggior pregio proposte in asta è la prima edizione riveduta del capolavoro di Cristoforo Messisbugo, quel celebre e rarissimo libro novo nel qual s’insegna à far d’ogni sorte di vivanda secondo la diversità de’ tempi, cosi di carne come di pesci e ‘l modo d’ordinar banchetti, apparecchiar tavole fornir palazzi stampato a Venezia nel 1552, uno dei ricettari gastrono- mici più ricercati di tutto il rinascimento (e 3.000). Tra gli altri highlights dell’asta vanno menzionate tre pre- giate opere del Seicento e una del Settecento. La prima è lo scalco prattico di Vittorio Lancellotti stampato a roma nel 1627 nel quale l’autore descrive un repertorio gastronomico di grande vastità (e 2.000). La seconda è il dialogo del trenciante di Cesare Evitascandalo del 1609, uno dei primi libri dedicati alla figura del “trinciante”, ovvero colui che, alle dirette dipendenze dello scalco, tagliava e disossava le carni accertandosi allo stesso tempo della loro bon- tà (e 2.000). La terza è l’edizione originale stampata a bologna dal dozza nel 1647 de l’apicio overo il Maestro de’ conviti di giovanni Francesco Vasselli (e 2.000), il cui ultimo passaggio in asta risale a quasi 20 anni fa. Ultima, ma non meno impor- tante tra i classici, la rara prima edizione de il cuoco galante di Vincenzo Corrado (1734-1836), nella quale per la prima volta si discetta della cucina mediterranea così come la intendiamo in senso moderno (e 1.000). 

Considerevole per quantità e qualità è la sezione dedicata ai libri sul vino, con trattati sulla sua produzione, conservazione e consumazione pubblicati dal XVIII al XX secolo, ma anche opere letterarie e poetiche come quel ditirambo intitolato polifemo briaco di Emanuele Campolongo stampato a Napoli nel 1815 o come la prima edizione de il vino di Edmondo de Amicis riccamente illustrato da Ferraguti, Nardi e Ximenes (e 100). Molti i testi di cucina internazionale (tedesca, spagnola, inglese e americana), ma è soprattutto la grande cucina francese ad essere ampia- mente rappresentata con pregevoli edizioni di François Vatel, Antonin Careme, Auguste Escoffier e Jean Anthelme brillat-Savarin solo per citare alcuni dei più noti tra cuochi e gastronomi. 

oltre a un nutrito gruppo di volumi sulla pasticceria in generale, tra le delizie della cucina dolce segnaliamo un bell’esemplare in barbe delle Memorie storiche sopra l’uso della cioccolata in tempo di digiuno di daniele Concina del 1748 (e 400). Innumerevoli infine i volumi della cucina regionale italiana, compresi alcuni rari trattati di cucina ebraica, e della tradizione culinaria più recente, da il re dei cuochi, al talismano della felicità, a tutte le opere di petronilla. 

In un’epoca nella quale il frenetico sviluppo tecnologico sta cambiando radical- mente le nostre vite e il nostro pianeta, l’augurio è che questo catalogo possa non solo stuzzicare l’appetito dei collezionisti di gastronomia, ma anche e soprattutto essere lo spunto per riflettere, attraverso il pensiero e le conoscenze dei maestri del passato, sui temi così sensibili come la nutrizione, l’agricoltura e lo sfrutta- mento della terra. 

Di Cristiano Collari