Forse nessuna distilleria di whisky al mondo possiede una memoria storica come Macallan. Memoria che si è propagata, in tempi un cui non vi era nessuna attenzione verso gli archivi e gli uffici marketing non esistevano, soprattutto grazie alla lungimiranza dei collezionisti e degli appassionati che hanno conservato e tramandato questi tesori fino ai giorni nostri. Anche quando la popolarità dello Scotch Whisky era molto più bassa e il fenomeno del collezionismo molto più ristretto, il tempo e la pazienza di aspettare erano già i fili conduttori della comunicazione di Macallan; basti ricordare la pubblicità evocativa degli anni ’80 dove la botte che sonnecchiava respingeva la bottiglia desiderosa di ospitare il prezioso nettare poiché “non era passato abbastanza tempo”.
Memore del passato e sfruttando la congiuntura di mercato favorevole, Macallan negli ultimi anni ha lanciato sul mercato nuovi e rarissimi imbottigliamenti, con maturazioni lunghissime, anche oltre il mezzo secolo, e vintage risalenti fino agli anni ’20 del Novecento. La serie Fine & Rare può essere certamente vista come un tributo da parte di Macallan a questa memoria liquida che affonda le radici in un tempo lontano. Lanciata nel 2002 con una ventina di imbottigliamenti, la linea Fine & Rare parte dal vintage 1926, imbottigliamento che contiene whisky con maturazione di oltre sessant’anni. Per rendersi conto del salto all’indietro che faremmo mentre questo whisky usciva dagli alambicchi, ci troveremmo nel pieno del Proibizionismo americano, potremmo aver assistito a Londra sia all’entrata in funzione dei primi semafori automatici sia alle prime immagini televisive mostrate in pubblico dallo scozzese John Logie Baird; aver sentito alla radio del Nobel per la letteratura a Grazia Deledda o letto della morte di Rodolfo Valentino. La lunga maturazione e il tempo hanno restituito solo quaranta bottiglie del 1926. Questo imbottigliamento nel 2007 iniziò a infrangere i primi record e fu venduto da Christie’s a New York per 54.000 dollari.
La serie si arricchisce ogni anno e comprende oltre cinquanta referenze che arrivano, per ora, agli anni ’90. Ogni bottiglia, in cui risalta ben in grande l’anno di distillazione, è numerata e tracciata in un apposito registro dalla distilleria. Nel gennaio del 2016 diciannove bottiglie, con le annate dal 1938 al 1974, sono state vendute all’aeroporto internazionale di Dubai per oltre 360.000 dollari. A dicembre del 2016 una serie di vintage di Fine & Rare dal 1937 al 1990, assieme al Macallan Golden Age of Travel e al Macallan Select Reserve 1946, è stata venduta a un collezionista asiatico per 500.000 dollari. Nel 2014 a New York la più grande collezione di Macallan Fine & Rare, composta di quaranta bottiglie con annate dal 1937 al 1972, è stata venduta per 430.000 dollari. Nell’asta Bolaffi dello scorso novembre tre bottiglie di un collezionista appassionato ligure, il 1951, 1961 e il 1973 con rispettivamente 51, 40 e 30 anni di maturazione, sono state battute complessivamente a 30.000 euro. I Fine & Rare sono solo un esempio di come Macallan sia il whisky da collezione per eccellenza e di come la distilleria voglia mantenere alta l’attenzione sul marchio che, da un punto di vista puramente commerciale, invece ha preso la strada della grande produzione.
di Davide Terziotti