"NUDO SDRAIATO" DI EGON SCHIELE


Lo stile distintivo di Egon Schiele è immediatamente evidente nell’opera del 1910 “Liegender Akt” (Nudo sdraiato). L’uso di tempera, acquerello e matita su carta consente un ricco gioco di colori che si uniscono a linee di matita nette, precise.

La scelta di questa tecnica esalta la sensualità e la vulnerabilità del soggetto. La posa sdraiata accentua le curve e i contorni della forma femminile, mentre la distorsione delle proporzioni aggiunge un elemento di intensità emotiva e crudezza alla composizione. La firma di Schiele è visibile al centro, suggerendo un legame personale con l’opera.

I contorni irregolari e spigolosi della figura risaltano con grande vigore sullo sfondo volutamente neutro, come in quasi tutte le sue opere.

Il significato dell’opera

Questo disegno fa parte dei primi lavori in cui la bellezza diviene dolorosa, la carnalità è esaltata è mortificata nel contempo, la rappresentazione del conflitto tra la vita e la mote è evidente. La deformazione del corpo, il suo divenire quasi androgino, le grandi mani sproporzionate, le “mutilazione” alle ginocchia esprimono chiaramente l’interesse dell’artista: non il ritratto naturalistico ma quello della sofferenza interiore, del disagio esistenziale.

Un’estetica del corpo nuova, che esibisce enfaticamente la carne in una nudità esplicita, non intima e privata ma rappresentazione di sessualità come pulsione emotiva, non più semplice oggetto dello sguardo maschile ma manifesto di una psiche femminile che Schiele è stato tra i primi ad indagare.

Il contesto della Vienna di inizio secolo

Per una lettura di quest’opera – e in generale dell’arte di Schiele – non si può tralasciare il contesto in cui l’artista è vissuto e si è formato: la Vienna di inizio secolo, che ha dato i natali alla psicoanalisi, alla moderna filosofia del linguaggio e alla musica atonale.

Questo clima di sollecitazioni, insieme a una vita privata densa di difficoltà, si riflette nelle sue opere e ha certamente contribuito a definire il suo stile personalissimo e unico, che ancora oggi divide e spesso turba l’osservatore.

Egon Schiele (1890-1918)

Egon Schiele, uno degli artisti più influenti del ventesimo secolo, nacque nel 1890 a Tulln an der Donau, in Austria.

Noto per la sua straordinaria capacità di catturare l’essenza umana attraverso una pittura intensamente espressiva e provocatoria, Schiele sviluppò gran parte del suo percorso artistico a Vienna, dove fece parte del movimento della Secessione viennese.

Pupillo del più anziano Gustav Klimt – sebbene mai considerato una figura della corrente – orientò fin da subito la propria arte verso una direzione unica e personale, caratterizzata da un tratto audace, contorto e animato da pulsioni che rendevano le sue creazioni esperienze viscerali.

Il suo lavoro si concentra principalmente sul corpo umano ed esplora la sessualità, la vulnerabilità e la complessità dell’essere. Schiele utilizza colori vivaci e linee ardite per catturare la tensione emotiva dei suoi soggetti. Le sue opere più celebri includono ritratti, autoritratti e disegni di nudi che spesso provocano controversie per la loro audacia e lo sguardo diretto, disturbante sulla condizione umana.

Nonostante la sua breve vita, stroncata nel 1918 a soli 28 anni dall’epidemia di influenza spagnola, l’impatto di Egon Schiele nell’arte fu dirompente e duraturo. Le sue opere sono ancor oggi considerate tra le pietre miliari dell’espressionismo, fonte d’ispirazione per artisti di tutto il mondo.

Il capolavoro di Schiele all’asta

L’opera “Liegender Akt” (Nudo sdraiato) di Schiele sarà venduto all’asta martedì 7 novembre 2023 a Torino da Aste Bolaffi. Farà parte di una straordinaria rassegna di capolavori dei più grandi artisti del ‘900.

L’evento sarà in presenza e online.


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