Oltre 2.200 lotti sono protagonisti della due giorni di asta numismatica, in programma giovedì 28 e venerdì 29 novembre da Aste Bolaffi a Torino. Si inizia con la collezione “Seva” di monete russe, una raccolta formata a partire dai primi anni Novanta del Novecento che offre un’ampia panoramica della monetazione russa, da Pietro I fino alla fine alla trasformazione dell’Unione Sovietica nella Federazione Russa. Nutrito il capitolo della monetazione italiana preunitaria, con particolare attenzione per le emissioni toscane e dello Stato Pontificio. Di notevole interesse, soprattutto per l’alta conservazione, è la moneta da 50 Lire 1868 di Pio IX (lotto 988, base d’asta 10 mila euro).
Molte le rarità di Casa Savoia, tra cui si segnalano il Ducatone del Centauro 1588 di Carlo Emanuele I (lotto 1047, base 10 mila euro), il 10 Scudi in oro 1641 di Carlo Emanuele II coniato sotto la reggenza della madre (lotto 1076, base 30 mila euro) e la Quadrupla 1676 di Vittorio Amedeo II (lotto 1092, base 15 mila euro).
Ma il top lot dell’asta si trova nella monetazione estera: è il 5 Pounds proof 1826 di Giorgio IV (lotto 1625, base 40 mila euro), affiancato dall’affascinante medaglia in oro coniata per l’incoronazione di Giorgio III (lotto 1622, base 10 mila euro) e dal raro esemplare in oro del Pistole 1640 per Frederic Henri de Nassau Principe d’Orange (lotto 1583, base 10 mila euro).
In catalogo anche una corposa sezione dedicata alla cartamoneta italiana ed estera, con esemplari rari ed esotici. La due giorni di asta è preceduta, mercoledì 27 novembre, da una vendita internet live con una selezione di medaglie, ordini e decorazioni.