di Erica Roccella. Nature Morte (Contraste de formes). Ovvero linee forme colori in un unico reticolo turbinoso, caotico, dissonante, si schiantano senza intaccare l’ordine, sporgono (e recedono) mai senza logica, spasmi compassati, ragionati, eppure vivi. È parte della serie che Fernand Léger realizzò tra il 1913 e il 1914, nel biennio in cui mise a punto la sua personale interpretazione del Cubismo – oltre le preoccupazioni di Picasso e Braque, oltre l’illusione del movimento futurista, oltre anche l’influenza e i volumi di Cézanne, che pure ammirò, quando nel 1907 visitò la retrospettiva al Salon d’Automne.