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Veranzio, Fausto. Machinae novae. [Venezia, Fausto Veranzio, 1615?].
In 2° (364 x 250 mm); [2] pagine, 49 tavole numerate incise e a doppia 646
pagina; [2], 18, [2], 20, 19, [1], 20, 20 pagine (esemplare composto, Zonca, Vittorio. Novo teatro di machine et edificii per varie et sicure
presente due volte il testo tedesco di 20 pagine, manca il testo latino operationi con le loro figure tagliate in rame. Padova, Francesco
di 20 pagine, restauri, rinforzi e fori di tarlo, piccoli difetti.) Legatura Bertelli, 1656.
moderna in pergamena con unghiatura ed allacci. In 2° (285 x 204 mm); [8], 115, [1] pagine. Frontespizio figurato inciso,
Prima edizione del trattato che comprende 49 innovazioni tecnologiche 42 tavole incise in rame (frontespizio foderato, restauri, difetti e
accompagnate da figure illustrate e da una descrizione in italiano, piccole mancanze.) Legatura posteriore in pergamena antica (sguardie
tedesco, spagnolo e francese. La tavola con piazza San Marco con rinnovate).
coloritura coeva. L’autore, che passò vari anni alla corte di Rodolfo II, Quarta edizione che contiene le stesse tavole della princeps del 1607,
fu amico di Keplero e Tycho Brahe, scienziati interessati alle novità sempre stampata da Bertelli. Riccardi II, 669, 1.4; Berlin Kat. 1776.
scientifiche. Il suo “Homo volans” rappresenta la prima raffigurazione a
stampa di un paracadute. La rarità dell’opera, con pochi passaggi in asta, € 1.000
deriva dal fatto che fu pubblicata a spese dell’autore in una tiratura molto
ristretta. Brunet V, 1128; Riccardi II, 592: “Raro e pregiato”.
€ 15.000
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