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                        PHOTOGRAPHY

                    LUiGi GHirri                                                 1985
                                                                                 MODENA, DALLA sERIE
                                                                                 ARCHITETTURE DI ALDO ROSSI

                                                                                 VENDuTo a
                                                                                 SolD aT
                                                                                 € 17.500

                    una grande avventura del mondo
                    del pensiero e dello sguardo

BY SilVia BERSElli

Luigi ghirri è senza dubbio l’autore italiano più significativo del  fotografia. gli inizi sono quanto mai faticosi, le sue fotografie
secondo Novecento. Certamente sorprende che la sua risco-            per i più risultano banali e pochi illuminati capiscono il suo lavo-
perta sia relativamente recente, visto che fino a pochi anni fa      ro. Non dimentichiamo che in quegli anni la cultura fotografica
solamente pochi addetti ai lavori conoscevano questo nome.           italiana era quanto mai modesta, le fotografie che circolavano
Oggi si susseguono invece pubblicazioni internazionali, mostre       provenivano dai circoli amatoriali: bei paesaggi di montagna e
e convegni in una irrefrenabile voglia di capire il lavoro dell’au-  fotografie di donne nude controluce. ghirri con i suoi scatti sur-
tore emiliano. La produzione di ghirri sfugge a una classificazio-   reali doveva apparire un marziano.
ne tradizionale essendo stato più che un creativo un pensatore.
                                                                     scrive gianni Celati di quegli anni “Fotografava cose a cui nes-
Le fotografie che possiamo ammirare, poetiche, ironiche o ro-        suno bada. Fotografava le strade che percorreva per andare al
mantiche, sono solo l’ultimo tassello della sua produzione intel-    lavoro. Oppure fotografava quello che aveva in casa, i propri
lettuale. ghirri era essenzialmente un curioso, un amante della      libri, gli atlanti, le cose più a portata di mano. Per lui la foto
poesia, della filosofia e della musica, si narra grande distratto,   doveva ridare dignità alle cose… doveva sottrarle agli schemi, ai
ma attentissimo all’osservazione delle piccole cose. Nel 1972        giudizi sbrigativi di chi non guarda mai niente”. Nel 1979 viene
abbandona il lavoro di geometra per dedicarsi alla grafica e alla    organizzata a Parma una grande mostra antologica da Arturo

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