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20TH CENTURY ART

CaroL raMa

la bellezza vicina all’intelligenza

BY FRaNCESCa BENFaNTE

È morta da poco più di un anno Carol Rama, nella sua Torino, e per un certo feticismo, e per gioia e malinconia insieme, e

nella sua casa-studio di Via Napione, che presto diventerà per rabbia specialmente. I miei quadri piaceranno a chi ha

una casa-museo. 97 anni, i lunghi capelli intrecciati sulla fron- sofferto”.

te, il viso segnato dalle rughe, da grandi dolori e dalla passio-

ne, unica vera grande costante della sua vita. L’arte intesa come modo per leggersi dentro, quasi vomitan-

do tutti i nodi, i magoni interiori: incubi, desideri, passioni,

Descrivere la sua arte è impossibile: Carolina Rama era una dolori e struggimenti, ma anche joie de vivre, stupore incon-

vera outsider per stile di vita, per come parlava, per come e dizionato per la vita, per la bellezza. “Il lavoro, la pittura, per

cosa creava. Tutto di lei era rivoluzionario, irregolare, innova- me, è sempre stata una cosa che mi permetteva poi di sentir-

tivo. un’artista tout court, romanticamente legata a un mo- mi meno infelice, meno povera, meno bruttina, e anche meno

dello quasi bohémien. una vita complicata la sua, costellata ignorante… Dipingo per guarirmi”.

da dolori e traumi, che negli anni impa-

rò a elaborare ed esorcizzare nell’unico Un’artista tout court, una carriera di successi, di chiacchiere
romanticamente legata a un e di innovazione. ma anche di grandi
modo che conosceva: creando. “Io di- sodalizi intellettuali: Felice Casorati
pingo per istinto e dipingo per passione, modello quasi bohémien sarà la sua guida nei primi anni, il po-

e per ira e per violenza, e per tristezza

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