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bhighlights 1960 CIRCA
gIROCOLLO CON RANuNCOLI
JEWELLERY IN ORO, PLATINO E DIAmANTI
gOLD, PLATINum AND DIAmOND
"BuTTERCuP" NECKLACE
COLLEZIONE PRIVATA, TORINO
PRIVATE COLLECTION, TURIN
oriSa
la signora dei gioielli
BY MaRia CaRla MaNENTi
La città di Torino ha visto nascere, nel corso dei secoli, innume- Battisti 15 il proprio atelier con il nome di Orisa. Questo esotico
revoli eccellenze in campo orafo. Le richieste di gioielli impor- nome d’arte deriva forse dalle divinità della religione yoruba,
tanti e raffinati provenienti dalla Corte sabauda e dal mondo forze sacre che si manifestano nella natura e attraverso di essa.
che la circonda aumentano notevolmente alla fine dell’ Otto- La natura stessa infatti è la sua grande fonte di ispirazione, ripro-
cento con lo sviluppo dell’ importante borghesia imprenditoria- dotta con grande precisione veristica o reinterpretata in modo
le piemontese, facendo emergere maestranze di grande talento. originale.
Cionondimeno, poche sono le pubblicazioni sui maestri orafi
torinesi e, per molti di loro, manca del tutto una bibliografia di Le sue capacità creative si applicano al disegno e alla produzio-
riferimento. ne di pezzi unici in cera che vengono poi realizzati da suoi colla-
boratori orafi. Negli anni tra il 1935 e il 1945, in piena autarchia,
Tra le più originali personalità che tra gli anni Trenta e la fine de- Orisa affianca a modelli tradizionali di ispirazione naturalistica
gli anni sessanta occupano il panorama della storia del gioiello alcune borsette, portacipria, trousse, spille e bracciali in argento
torinese emerge quella di Anna Bacchelli (1898-1975) in arte Ori- e addirittura in metallo, prendendo a ispirazione motivi medie-
sa , di cui il 5 aprile andranno all’ incanto da Aste Bolaffi alcune vali e archeologici e riproponendone anche alcune tecniche di
interessanti realizzazioni. L’artista, molto nota all’ élite torinese lavorazione, ad esempio la granulazione.
di quel periodo, è per lo più sconosciuta anche a tanti appassio-
nati di gioielli. Le sue opere più note sono però gli splendidi tralci fioriti e le
spille a cascata di motivi vegetali e floreali realizzati prevalente-
Poche sono le indicazioni biografiche su di lei: appassionata di mente in platino negli anni Cinquanta, quando l’ atelier di Ori-
disegno , frequenta l’Accademia di Belle Arti e si avvicina all’arte sa diventa punto di riferimento dell’ alta società torinese sia per
orafa nella bottega del marito situata in piazza Carlo Alberto. la rivisitazione e il riadattamento di gioielli di famiglia sia per la
Rimasta vedova , già verso la fine degli anni Trenta apre in Via possibilità di acquistare pezzi unici originali e di squisita fattura.
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