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                                                        POSTERS

1898 - gusTAV KLImT

VER SACRUM

LITOgRAFIA A COLORI, Cm 64,5 X 45

COLOuR LIThOgRAPhY, IN. 25,38 X 17,72  i MaNiFeSti
COURTESY OF ARCHIVIO STORICO BOLAFFI

                        deLLe SeCeSSioNi
                        tra rivoluzione e avanguardia

BY FRaNCESCa BENFaNTE

Pallade Atena assiste placidamente alla lotta tra Teseo e il mi- ebbero un ruolo essenziale per lo sviluppo artistico in generale,

notauro, uno scontro dinamico e appassionato osservato con oltre al merito di aver influenzato fortemente il panorama tipo-

sguardo imparziale dalla Dea delle Arti, anche se non ci stupi- grafico mitteleuropeo tant’è che i manifesti prodotti in quegli

remmo se sotto sotto tifasse per il bell’eroe. È questo il sogget- anni forniscono tutt’ora un campionario emblematico delle idee

to del primo manifesto realizzato da gustav Klimt per pubbli- e del gusto artistico secessionista, risultando un documento

cizzare Ver Sacrum, la rivista simbolo della secessione Viennese. unico e insostituibile nella storia dell’affiche.

una scelta forte e di grande impatto: una battaglia simbolica

in cui l’artista moderno combatte un ambiente ormai statico e Le secessioni erano movimenti giovani, dinamici, svincolati da

non al passo con la contemporaneità, l’Accademia. una dichia- dogmatismi e freddi dettami accademici, in cui l’artista s’impos-

razione d’intenti, affidata a un mezzo espressivo e comunicativo sessava di un proprio linguaggio, di un ruolo sociale definito, di

d’eccezione: l’Affiche.                                         una responsabilità comunicativa altra. Proprio in Austria e ger-

                                                               mania questi movimenti trovarono il terreno più fertile per il

Esempio eclatante questo, ma non è il solo. Difatti, i manifesti cambiamento: nel 1892 fu monaco il vero e proprio apripista di

realizzati dai secessionisti sono tra i più significativi del perio- questo movimento radicale, nel 1897 anche Vienna venne inve-

do, frutto dell’intuizione geniale di trasmettere un messaggio stita dalle idee antiaccademiche mentre l’anno successivo fu la

rivoluzionario grazie a uno strumento particolarmente calzante: volta di Berlino. ma come potevano far risuonare questo mes-

la propaganda pubblicitaria. Con l’obiettivo                               saggio? La risposta arrivava da Parigi, la città

di produrre un’arte universale e collettiva, si  trasmettere un messaggio  faro, catalizzatrice di un dinamismo culturale
colse immediatamente quanta forza sociale               rivoluzionario     irresistibile che investiva anche la comuni-
il manifesto potesse assumere per la veicola-                              cazione: era appunto la città dove nacque il
zione d’idee e messaggi, prodotti su una sca-     grazie alla propaganda   manifesto, ça va sans dire.

la nazionale e internazionale. Le secessioni     pubblicitaria

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