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1950 CIRCA
Tra i suoi committenti ricordiamo, oltre a grandi imprenditori, la
Famiglia Reale italiana e il compositore Pietro mascagni che dona
alla soprano margherita Carosio, interprete di Egloghe nel suo
Nerone, una spilla in platino e diamanti raffigurante due fucsie.
Non sono noti punzoni riconducibili a Orisa e nessuno dei gio-
ielli da lei eseguiti porta alcuna firma. Per l’ individuazione certa emergere, con grande carisma, un talento riconosciuto che le
di pezzi a lei riconducibili sono molto importanti le custodie
originali che riportano il nome del suo atelier e soprattutto l’in-
dividuazione di alcuni tratti distintivi dell’originale produzione.
Tra le caratteristiche delle sue creazioni possiamo individuare
la tendenza al rifiuto della simmetria; nel paio di orecchini in
diamanti e perle degli anni Cinquanta si nota l’utilizzo di dia-
manti Vecchia miniera, provenienti con molta probabilità da un
gioiello smontato, ma soprattutto il motivo asimmetrico degli
orecchini, simili ma non speculari, che fanno di questa difformi-
tà il loro punto di forza in un periodo storico in cui gli orecchini
sono sempre e solo identici.
Altro tratto distintivo delle opere di Orisa è la preferenza, lad-
dove viene utilizzato l’oro giallo, per il satinato e per texture
piuttosto grezze che riprendono il motivo della corteccia, che si
nota ad esempio in dettagli come il doppio gambo dell’anello in
perle e diamanti, altro stilema dell’ atelier. Anche qui ritroviamo
la mancanza di simmetria e un adattamento del modello alla
forma delle perle.
Tutte le realizzazioni di Orisa trasmettono, attraverso uno stile
innovativo e originale, la sensazione che alla base di ognuna
vi sia una personalità spiccata, con un gusto sicuro e per nulla
omologato ai modelli standard dell’epoca. Questo emerge an-
che nella coppia di anelli, da portare appaiati, la cui corolla
snodata funge da pendente a sottolineare con il movimento la
mano femminile.
43b 7.2017
PAIO DI ORECChINI IN DIAmANTI E PERLE
PAIR OF DIAmOND AND PEARL PENDENT EARRINgs
BaSE D'aSTa
STaRTiNG pRiCE
€ 2.000
È importante sottolineare che quest’anno, per la prima volta
nel panorama delle mostre italiane sul gioiello è stata espo-
sta, al museo Poldi Pezzoli di milano nella mostra “Il gioiello
italiano del XX secolo” una creazione di Orisa, segno di nuovo
interesse per quest’artista torinese che esprime “il gusto del
suo tempo attraverso una ricerca autonoma e originale” e fa
permette di imporsi in un settore per tradizione dominato dal-
la presenza maschile.
oriSa
the lady of jewels
Over the centuries, the city of Turin has seen countless examples
of outstanding gold jewellery. Demand for elegant jewellery
from the savoy Court and its entourage increased significantly
in the late nineteenth century with the development of the
important entrepreneurial middle class in Piedmont, resulting
in the emergence of an extremely talented workforce.
In spite of this, there is little published work on the master
goldsmiths of Turin and many of them remain entirely
undocumented.
Of all the interesting figures on the Turin jewellery scene
between the 1930s and the end of the 1960s, a special place
must surely be reserved for Anna Bacchelli, (1898-1975)
professionally known as Orisa, some of whose original works
will go to auction at Aste Bolaffi on 5 April. The artist, very
well-known among the Turin elite of those years, is mostly
unknown even to many jewellery addicts.
highlights