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703 totale 10 pagine in ottavo, da Roma con le date del 3 e del 18 giugno
D’Annunzio, Gabriele. Breve ma bella lettera autografa firmata con 1915. Nella seconda esprime un certo rammarico: ‘Ieri un deputato
busta autografa, 2 pagine in ottavo, datata ‘2.1916’, su carta intestata mio amico, tornando dal fronte, mi ha portato un messaggio di
Per non dormire, indirizzata al ‘Caro Maestro’ ovvero lo scultore Achille S.A.R. il Duca d’Aosta il quale è stupito ch’io non sia andato ancora
Tamburlini: ‘Buon anno a Lei e alla signora gentilissima. Le auguro ad occupare il posto assegnatomi dal Capo di Stato Maggiore! [...] è
di cominciare la medaglia commemorativa della nostra vittoria o di la prima volta che io chiedo qualcosa al Governo del mio paese, e
cesellare il ciborio vostro che doneremo all’altare di San Giusto’. non chiedo se non di servire. Alla mia offerta si oppongono piccole
formalità che, nel mio caso riconosciuto particolare dal comandante
€ 300 supremo, non hanno alcuna importanza. [...] forse i burocrati del
Regno d’Italia desiderano che il ritorni nella Landa remota. Ritornerò
704 alla solitudine dopo la guerra. Ma penso che la lotta, anche quella
D’Annunzio, Gabriele. Cabiria. Historischer Roman aus dem IIIten ideale, sia da proseguire’.
Jahrhundert V.C. Torino e Milano, Italia Film, Bertieri & Vanzetti, [1914].
In 8° (263 x 188 mm); 46, [2] pagine. Xilografie nel testo. Legatura € 600
editoriale in cartoncino illustrata con xilografia in nero di Mauzan.
Programma di sala con il testo tedesco dei sottotitoli del più famoso 707
film italiano del cinema muto dove compare per la prima volta D’Annunzio, Gabriele. Gruppo di 6 lettere autografe firmate del Vate
Maciste, l’imbattibile gigante buono, inventato di D’Annunzio. a Giuseppina Mancini, tutte del 1908, per un totale di 52 pagine in
ottavo, alcune tracce di umidità e piccole mancanze. Si tratta di una
€ 100 parte della corrispondenza inedita con la contessa Mancini detta
Amaranta. Le pagine sono intrise di tormento. ‘Ero in preda a tutti
705 i dèmoni della passione, e sanguinavo da tutta la carne e da tutta
D’Annunzio, Gabriele. Dedica autografa del Vate sul suo libro Forse l’anima. Perché? Perché?’ O ancora ‘Voglio credere che, vicina o
si che forse no a ‘Donna Franca Florio devotissimamente’, con la data lontana, tu sei la mia eletta, la mia compagna, la mia fedele, come io
‘Marina di Pisa, gennaio 1910’. Il volume è dunque appartenuto ad sono per te il tuo fratello che non manca. Il cuore contro il cuore, gli
una delle donne più belle del secolo scorso, che gli fece fare una bella occhi negli occhi, l’anima nell’anima’. Ma anche ‘Quanto ho sofferto!
veste in marocchino marrone con decorazioni dorate. Quanto ho pianto, senza lacrime! Mimmina, ti faccio tante tante
carezze dolci e folli’. O più semplicemente: ‘Mia mia mia Amaranto [...]
€ 400 ti amo, e te lo grido.’
706 € 1.500
D’Annunzio, Gabriele. Due belle lettere autografe firmate entrambe
indirizzate al ‘Caro e grande amico’ il Ministro Antonio Salandra, in
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